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Incendi di interfaccia

Si definisce incendio di interfaccia un evento in atto ad una distanza inferiore ai 200 metri dalla zone antropizzate.

Per la valutazione e classificazione del rischio di incendio di interfaccia sul territorio comunale sono state utilizzate le linee guida proposte nel “Manuale operativo per la predisposizione di un piano comunale o intercomunale di Protezione Civile” elaborato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.

Per aree di interfaccia si intendono quelle “zone, aree o fasce nelle quali l’interconnessione tra strutture antropiche e aree naturali è molto stretta” , dove il sistema urbano può venire rapidamente in contatto con la possibile propagazione di un incendio originato da vegetazione combustibile e quindi denominato incendio di interfaccia.

L’analisi del rischio è stata rivolta esclusivamente agli incendi di interfaccia con l’obiettivo di pianificare scenari di rischio ed individuare i modelli di intervento mirati alla salvaguardia della popolazione, dei beni e delle infrastrutture esposte.

L’analisi è stata eseguita in quattro fasi successive:

  1. Perimetrazione delle fasce ed aree di interfaccia
  2. Valutazione della pericolosità
  3. Analisi della vulnerabilità
  4. Valutazione del rischio
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